Sonico tra storia e preistoria

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I Federici

Nell’alto medioevo a Sonico erano signori i nobili Federici: a testimonianza di ciò rimangono nel paese bei portali di granito, una grande torre e costruzioni in pietra bugnata, nella chiesa parrocchiale una raffinatissima tomba in marmo azzurrino con lo stemma gentilizio ed il ritratto dei committenti di tale famiglia in una bella pala raffigurante la Madonna del Rosario, circondata dai suoi Misteri.
Il paliotto dell’altare maggiore era uno dei tanti gioielli che ci hanno lasciato gli artisti del legno del XVII e XVIII secolo. Purtroppo è stato recentemente derubato dei dodici apostoli e degli angioletti sparsi e sospesi un po' ovunque. Per fortuna è rimasto nel centro il Martirio di S. Lorenzo, che necessita di un pronto restauro, ma che ancora mostra tutta la sua bellezza. Il Picini, che l’ha scolpito, ha creato un forte contrasto tra l’espressione di classica serenità del santo e la carica di odio dei brutti ceffi tutt’intorno. “In una delle famose cappelle di Cerveno si trova quasi identica la faccia del ragazzo che maneggia il bastone a sinistra della graticola” (Vezzoli). Il Martirio è ora protetto da un vetro, ma se avete con voi una grossa pila o se vi fate aiutare dal parroco, potrete osservarlo attentamente e goderne a pieno. Sorprende piacevolmente anche il campanilino quattrocentesco del Santuario della Madonna della Pradella ed il suono della sua campana, la più antica della Valle, fusa con gli argenti offerti da Omobono Federici

Vicino al paese, in un bosco di castagni, ci sono numerose rocce incise dagli antichi camuni. I nomi delle rocce indicano la magica sorpresa di chi per primo le scoprì: Corno delle Fate, Dos delle Strie, Al del Roc. Le incisioni sono di epoca tardo neolitica, dell’età del rame e anche di epoca cristiana. 

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Ultimo aggiornamento
18 giugno 2021